DEBUTTO 14 e 15 NOVEMBRE 2020 – REF KIDS – Roma
Con Chiara De Bonis
Spazio scenico Chiara De Bonis
Costumi Loredana Spadoni
Drammaturgia Chiara De Bonis, Federica Migliotti
Musiche originali Valerio Vigliar
Voce off Lewis Carroll Marco Martinelli
Voce off Regina di cuori Manuela Mandracchia
Voce off Gatto del Cheshire Tommaso Cardarelli
Regia Federica Migliotti
Una fila ordinata di teiere, tazze, piattini, in proscenio, il ritratto di un coniglio col panciotto su un cavalletto, una piccola valigia che contiene e condensa un grande bosco e un baule a strisce bianche e rosse che si fa letto, tana, mare: questi alcuni degli elementi che vanno a comporre lo spazio scenico di Alice Delle Meraviglie. Proprio come in un sogno tutto è già presente fin dall’inizio, ma bisogna saperlo vedere: dentro e fuori; grande e piccolo (come le dimensioni che Alice cambia di continuo); realtà ed immaginazione: un’attrice per tanti personaggi. Sarà proprio lei a svelarci la doppia vita degli oggetti accompagnandoci verso un mondo di meraviglie, di scoperte e di incontri incredibili, partendo dalla famosa caduta nella tana e procedendo in avanti, per tentativi e ripensamenti, inseguendo un coniglio bianco.
In questa atmosfera d’antan, dietro gli oggetti, i personaggi e le luci, come una visione, la musica emerge dalla scrivania di Lewis Carroll in persona (o forse il suo spirito) qui interpretato da un musicista che come un Deus ex Machina punteggia la narrazione di “note a margine”, e riflessioni “d’autore”. In Alice Delle Meraviglie ci sono suoni elettronici astratti, primordiali ed estremamente emotivi, in dialogo con le voci di Louis Prima, Doris Day, Ella Fitzgerald e Louis Amstrong. Da un ‘white noise’ di fondo emergono piccole melodie e rimandi a giostre Felliniane. Gli interventi musicali dello spettacolo sono dei ponti luminosi, elettrici, come gli stimoli cerebrali di un sogno, che dalla mente di Alice e del suo autore, Lewis Carroll, arrivano a noi, il pubblico.
Satira fanciullesca del mondo degli adulti, elogio dell’irrazionalità e del paradosso, “saga dell’inconscio” e “bibbia dell’assurdo”. Alice in Wonderland è un testo che ha affascinato un pubblico di lettori di ogni età ed è stato oggetto di numerose rivisitazioni. Di questo personaggio ci interessava raccontarne l’ostinazione, il coraggio, la strafottenza simpatica di certi bambini; Alice continua a cercare la “sua strada” nonostante la perdita continua di senso che c’è attorno, inseguendo un sogno, un’apparizione, un desiderio di conoscenza. Alice cerca appigli, vuole raddrizzare storture, tentare di comprendere e di ricondurre alla ragione quello che non si può comprendere e nonostante tutto va avanti, deve crescere, non può farne a meno. E noi procediamo con lei.
Età: dai 6 anni Genere: Teatro d’attore, di figura, musica dal vivo Durata: 50 minuti